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SAN PIETRO IN VINCOLI A PASQUERO
SAN PIETRO IN VINCOLI A PASQUERO
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Descrizione
Le notizie più antiche relativa alla Cappella di Pasquero ci vengono fornite da Stefano BRIATORE, Sindaco di Rocca de’ Baldi nel 1821 che scrisse, in triplice copia, il famoso manoscritto dal titolo “Informazioni per il Paroco di Rocca de’ Baldi” . In questo testo la Cappella di San Pietro viene classificata fra le maggiori cappelle campestri. Fu edificata all’inizio del XVIII secolo dalla Famiglia Morozzo, proprietaria dell’attigua Cascina “La Ciocca” e servì subito per le funzioni religiose della piccola frazione. Dice il Briatore che veniva mantenuta e amministrata dai particolari del quartiere, i quali stipendiavano un sacerdote affinché li servisse da cappellano, celebrasse la Messa nei giorni festivi, amministrasse i sacramenti, attendesse alle confessioni, amministrasse l’olio santo, assistesse gli infermi e tenesse la scuola in inverno. In cambio gli fornivano l’alloggio, il giardino e il corrispettivo di una certa quantità di “formento”. Nel giorno di San Pietro in vincoli, la Domenica prima di agosto, andava il parroco a cantare la Messa e a celebrare tutte le altre funzioni. In quel tempo la Cappella possedeva g.te 2.14.7 di terreno, donato da persone benefattrici, da cui ricavava un reddito annuale di £.60 che unito alle collette serviva per le forniture liturgiche e per la manutenzione degli edifici della Chiesa e della sacrestia. Già allora vi erano due Massari, rinnovati uno ogni anno, che tenevano i registri dei beni stabili, delle entrate e delle spese e ne rendevano conto al Parroco. Con l’istituzione della Parrocchia di Maria Vergine Assunta in Crava, divisa dall’antica Parrocchia di Rocca de’ Baldi agli inizi del sec. XIX, la Cappella del Pasquero viene a dipendere dal nuovo Ente.
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